Ecografia Internistica ed Elastografica epatica

1. Ecografia Internistica: Gastroenterologica ed Epatologica

L’ecografia Gastroenterologia ed Epatologica, e quella delle Anse Intestinali, rappresentano le applicazioni principali dell’Ecografia Internistica che, effettuate contestualmente alla visita Gastroenterologica o Epatologica, fanno parte delle indagini di primo livello, cioè delle prime e fondamentali indagini che il Gastroenterologo e l’Epatologo impiegano per valutare i sintomi e le condizioni dell’apparato digerente e del fegato. Infatti, l’ecografia Gastroenterologica ed Epatologica consentono di formulare direttamente una diagnosi (es: calcoli della colecisti, etc.) o di indirizzare in modo specifico (es.: nel riscontro di lesioni del fegato o del pancreas, alterazioni dell’intestino, etc.) le successive indagini diagnostiche quali la TAC, la Risonanza Magnetica, la Gastroscopia e la Colonscopia, riducendo il numero delle indagini superflue e i tempi necessari per giungere alla diagnosi definitiva.


CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIU’ SULL’ECOGRAFIA INTERNISTICA

Il Dott. Sebastiano Siringo esegue i seguenti esami:


  • Ecografia nelle malattie epatiche croniche: epatite cronica, steatosi epatica (MASLD/MASH), epatopatia alcolica, Colangite Biliare Primitiva, Colangite Sclerosante Primitiva, Epatite Autoimmune, m. di Wilson, cirrosi epatica.
  • Ecografia del fegato, della colecisti, della milza e delle vie biliari
  • Eco-color Doppler dei vasi splacnici addominali in corso di cirrosi epatica e di ipertensione portale
  • Ecografia del pancreas
  • Ecografia dell'addome completo: superiore ed inferiore


   

FORMAZIONE


CLICCA SUI PULSANTI PER LA LETTURA DEI DOCUMENTI


2. Elastografia Epatica

L’aspetto più importante nella prognosi delle epatopatie croniche è lo sviluppo della fibrosi epatica che indica la tendenza all’evoluzione verso la cirrosi epatica: più a lungo dura una malattia epatica e maggiore è la sua tendenza a sviluppare fibrosi e, quindi, potenzialmente, ad evolvere verso la cirrosi epatica. 

Misurare il grado di fibrosi epatica è, di conseguenza, l’indice più importante per rilevare la tendenza che una malattia cronica del fegato ha ad evolvere verso la cirrosi oltre che per diagnosticare una cirrosi epatica già in atto.

Il grado di fibrosi epatica è valutabile con la biopsia epatica e con l’ elastografia epatica . La biopsia epatica è la metodica di riferimento, è invasiva, richiede il ricovero in Ospedale, è potenzialmente gravata da complicazioni anche gravi. L’ elastografia epatica non è invasiva, viene effettuata ambulatorialmente, con le metodiche più recenti può essere effettuata nel corso dell’ecografia, è priva di complicazioni e per l’elevata concordanza con la biopsia epatica nel valutare il grado di fibrosi ha sostituito la biopsia epatica in numerose applicazioni ciniche.

L’ elastografia epatica è utilizzata nella pratica clinica da oltre 10 anni. La prima metodica è stata il FIbroScan®. Successivamente, l’elastografia è stata integrata negli apparecchi ecografici consentendo di effettuare l’elastografia epatica nel corso di una comune ecografia dell’addome. 

Le metodiche di elastografia ecografica maggiormente studiate ed utilizzate sono: Point Shear Wave Elastography e 2-D Shear Wave Elastography.


L’ elastografia ecografica , secondo le linee guida Europee e Mondiali, è principalmente utilizzata nelle seguenti applicazioni:


  • stabilire il grado di fibrosi nelle epatopatie croniche da HBV, HCV, alcol, steatosi. 
  • diagnosi di cirrosi epatica nelle epatopatie croniche da HBV, HCV, alcol, steatosi.
  • rilevare le indicazione per il trattamento delle epatiti croniche da HCV ed HBV.



L’ elastografia ecografica è in fase di valutazione, con buoni risultati, per altre malattie croniche del fegato: Colangite Biliare Primitiva, Colangite Sclerosante Primitiva, Epatite Autoimmune. 


Nello studio di Trecastagni del Dott. Siringo viene effettuata la “ Point Shear Wave Elastography ” con ecografo Hitachi - HI Vision Ascendus. 


La “ Point Shear Wave Elastography ” è stata convalidata da numerosi studi clinici ed indicata nella pratica clinica dalle linee guida delle seguenti Società Scientifiche: “Federazione Mondiale per gli Ultrasuoni in Medicina e Biologia (WFUMB)”, “Federazione Europea delle Società per gli Ultrasuoni in Medicina e Biologia (EFUMB)”, “Società Europea per lo Studio delle Malattie del Fegato (EASL)”.

 


Share by: